Nel giorno in cui...

... ricordo le parole di un mio guru. "Noi siamo i nipoti dell'atomica, figli della deterrenza". E il film sul sommergibile atomico sovietico. Le radiazioni. Poi il ventennale di Chernobyl. E l'uranio impoverito iraniano. E le atomicucce a bassa intensità. Uh, che bello.

Nel giorno in cui muoiono tre ragazzi italiani e sento già odore di volgarità relativa.

Nel giorno in cui mia zia, ottantasei anni, cade e si rompe il femore.
In cui il Milan è comunque vincitore morale e si contestano brogli.
Nel giorno in cui do un'occhiata al blog di Flavia Vento.
Un giorno che piove.
E che Are you experienced? di Jimi Hendrix è stata aggiunta al Registro nazionale della Biblioteca del Congresso, insieme al suono di una sirena antinebbia del porto di Kewaunee, in Wisconsin.

Beh, per una volta mi faccio i cavoli miei.

A un passo dalla sorridente apocalisse, mi sembra un buon giorno per augurarmi che un piccolo ovuletto fecondato possa essere figlio e nipote di qualcosa di meglio.

Incrociando le dita, ovvio.

Tristan Schane, "End In Fire"