LA GRAMMATICA DELLE NUVOLE - per un ritorno al fumetto popolare
Questa è la storia di un bambino che negli anni Settanta trascorre i pomeriggi tra le lavoratrici di una sartoria di Piacenza. Lì, quando i rotoli di stoffa sono finiti, si impossessa delle anime di cartone divenute ormai inutili, le sistema sul tavolo e comincia a disegnare, una dopo l’altra, decine di figure. Centinaia. Migliaia. Quel bambino – che si chiamava Lorenzo Calza e che è oggi uno dei migliori autori del fumetto italiano – non lo sapeva ancora, ma stava dando inizio alla propria storia d’amore con le vignette. E ora che l’amore è diventato mestiere, scrive un libro appassionato per raccontare come questo medium , troppo spesso derubricato a cugino minore del cinema, abbia contribuito a plasmare l’immaginario del Novecento. La grammatica delle nuvole è dunque un viaggio nel tempo, alla scoperta di albi che non solo hanno fatto sognare generazioni di bambini, ma hanno anche favorito l’alfabetizzazione di massa. È inoltre un manuale per chi volesse provare a destreg...












Creeping like a snail, Slithering like a slug, Growing in a shell, Living behind a shield...
RispondiEliminaTutte frasi che ben si attagliano a Marilyn. Così come quelle foto, la sua penombra, il lato oscuro del pop. Difficile trovare una figura così intrecciata con la sua epoca. Doppia personalità, piscofarmaci, uomini, promesse, maccartismo e Strasberg, presidenti e channel, col sorriso fragile e la morte sempre sotto il cuscino.
RispondiEliminaGreen è uno dei pochi ad averla capita a fondo, aprendo la botola sull'abisso.
A me toccano le lumachine, ma mi accontento! ;)
... Ma son quasi sicura che tieni più alle lumachine che alle foto di Green. ;-)
RispondiEliminaSiamo agli sgoccioli ormai eh?
:-))
ohhh...
RispondiEliminalumachine, mia figlia da piccola se le faceva camminare sulle mani (amava anche le lucertole e le rane, anche adesso)
RispondiEliminachissà il tuo frugolo cosa amerà :-)
Oh beh, come sempre è questione di come la si vive. Io probabilmente mi sarei sentita agli sgoccioli già da un mese. Chi lo sa! :-)
RispondiEliminaImmagino che, come spesso ti succede, i retroscena di un avvenimento così importante e così dubbio, susciti e stimoli tutta la tua curiosità e la tua voglia di far chiarezza.
Emmemarie. Ehee…
RispondiEliminaYzma. Per la prima volta ho sentito in azione sul dito quella specie di boccuccia a ventosa. Sensazione divertentissima.
Rugiada. Retroscena di due tipi. Il complotto politico e il dramma umano. La storia di questa donna che chiamava Clark Gable "papà", che cercò il padre, sempre. In Arthur Miller, nel primo matrimonio, con Di Maggio, nei numerosi confidenti, nelle pillole che ingurgitava con bicchieroni d'acqua.
Questa donna che ribalta il senso del coltello nel burro. Era il burro che avvolge il coltello. Lei che impose a un pub razzista di far suonare Ella Fitzgerald.
In qualche modo, una Billie Holliday vichinga.
Per niente banale, neanche nei dettagli più nascosti.
Lei che muore, e avvisano la polizia dopo due ore. Lei che muore, e non si trova più la sua agendina rossa. Lei che muore con le pillole.
Ma non c'era nessun bicchiere d'acqua sul comodino.
Eh, hai ragione, Marilyn è un personaggio straordinario ed eccessivo, in vita e in morte (purtroppo), e vittima di una quantità di meschinità davvero eccessive (e irrisolte?).
RispondiEliminaMa in questo caso le serie di foto non consentono scelte, van viste tutte avidamente :)
Todomodo. Minoli ha dedicato uno stupendo reportage a Marilyn, usando proprio la testimonianza dell'amico Milton Green. La immortalava conoscendola, carpendone l'indole come nessun altro, forse.
RispondiEliminaRearwindow. Se riesci, grazie alla tua perizia informatica, recupera in rete quel reportage, perchè è molto "in tono" con il tuo post.
L'allocuzione "Buona domenica" la eviterei, d'ora in poi. Ce l'hanno strappata, un po' come "Forza Italia". Soprattutto dopo la squallida intervista della Perego a Lory del Santo. Oggetto: il figlioletto Conor, precipitato da un grattecielo quindici anni fa. Pianti, cinismo e spot prezzolati. Il punto più basso di sempre. Me l'hanno fatta piangere, mrs lumachina, e la pagheranno. ;(
Un giorno ci riprenderemo anche le nostre locuzioni, con buona pace del mahatma Bondi!
RIVOLUZIONE SEMANTICA!
... c'è sempre "Ogni Maledetta Domenica", oppure "Sunday Bloody Sunday", oppure...
RispondiElimina"Finalmente domenica!", "La donna della domenica"...
RispondiElimina;)
Queste le hai viste?
RispondiEliminaSì, le avevo viste e trovate bellissime. Grassie, neh!
RispondiEliminaDovere! :-)
RispondiEliminaqueste foto sono s-t-u-p-e-n-d-e!!!
RispondiEliminaTri